Studenti e dottorandi fuori sede al voto alle elezioni europee: un breve vademecum



Le difficoltà degli elettori fuori sede

Le elezioni europee si avvicinano e, come ad ogni tornata elettorale, si ripresentano le difficoltà dei c.d. elettori fuori sede, cioè di quegli elettori domiciliati per motivi di studio, lavoro, cure mediche o altra ragione in un luogo diverso da quello di residenza.

Tali elettori sono infatti costretti a rientrare nel proprio comune di residenza per esercitare il voto e devono così sopportare disagi ed esborsi per i costi di viaggio. Alcuni tra loro, inevitabilmente, non riusciranno a rientrare nel comune di residenza e saranno costretti a non partecipare alle elezioni.

Il voto fuori sede alle elezioni europee per motivi di studio

Per le prossime elezioni europee previste per l’8-9 giugno 2024, tuttavia, c’è una novità importante per coloro che si trovano domiciliati per motivi di studio in un comune diverso da quello di residenza, inclusi gli studenti, i dottorandi e gli specializzandi fuori sede.

L’art. 1-ter del d.l. 7/2024, come modificato in sede di conversione del c.d. “d.l. elezioni” con la l. 38/2024,  consente infatti di votare fuori sede, previa specifica richiesta, agli elettori che per motivi di studio si trovino in un comune incluso in una regione diversa da quella del comune di iscrizione elettorale per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data delle elezioni.

Chi può votare fuori sede alle europee?

Tra le categorie di elettori contemplati dalla nuova disciplina rientrano, tra gli altri, anche i dottorandi e gli specializzandi iscritti nei rispettivi corsi di dottorato o specializzazione in un comune di una regione diversa da quella di residenza.

Per queste elezioni, purtroppo, non sono ammessi a votare con tali modalità i fuori sede per motivi diversi da quelli di studio.

Dove si vota fuori sede?

La nuova disciplina consente agli elettori temporaneamente fuori sede per motivi di studio di votare: 

  • nel comune dove vivono temporaneamente se questo appartiene alla stessa circoscrizione elettorale del comune di residenza;
  • oppure in seggi speciali istituiti nel capoluogo di Regione del comune dove vivono temporaneamente, se quest’ultimo appartiene ad una circoscrizione elettorale diversa da quella di residenza.

Va infatti ricordato che per le elezioni Europee sono previste 5 circoscrizioni elettorali:

  1. Italia Nord Occidentale (Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta, Lombardia)
  2. Italia Nord Orientale (Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia Emilia Romagna)
  3. Italia Centrale (Toscana, Umbria, Marche, Lazio)
  4. Italia Meridionale (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria)
  5. Italia Insulare (Sicilia, Sardegna)

Pertanto, per fare due esempi concreti:

  1. Marco è uno studente iscritto al corso di laurea in giurisprudenza presso l’Università di Torino ma è residente a Savona. Marco voterà a Torino in una sezione ordinaria che verrà assegnata (perché Torino è nella stessa circoscrizione elettorale di Savona);
  2. Sara è una dottoranda iscritta al Corso di dottorato in diritto dell’Università di Pavia ma è residente a Palermo. Sara voterà a Milano, città capoluogo della Regione di temporaneo domicilio, in un seggio speciale.

Come si vota fuori sede?

Per votare fuori sede, possibilmente nella città in cui studi o nel capoluogo della regione in cui ti trovi, devi presentare una richiesta al tuo Comune di residenza entro il 5 maggio 2024, compilando questo modulo, che trovi anche sul sito del Ministero dell’Interno e del comune di residenza.

La richiesta di votare fuori sede è inoltrata di persona, via mail, PEC o ancora previa delega a un terzo e deve contenere:

  • l’indirizzo del domicilio temporaneo (dove ti trovi per motivi di studio, dottorato ecc.);
  • il tuo indirizzo e-mail;
  • l’università o l’ente di afferenza;
  • una copia del documento di identità
  • una copia della tessera elettorale
  • una certificazione attestante l’iscrizione presso un’istituzione scolastica, universitaria o formativa (è possibile produrre un’autocertificazione ottenibile dal sito del proprio Ateneo)

Entro il 4 giugno il Comune di domicilio o quello del capoluogo di Regione dove vivi ti consegnerà l’attestazione di ammissione al voto, indicandoti il seggio e la sezione dove dovrai votare.

Il voto fuori sede è ammesso per altre elezioni?

Per il momento, il voto fuori sede è stato introdotto in via sperimentale soltanto per le elezioni Europee del giugno 2024 mentre per tutte le altre elezioni, inclusi i referendum, salve limitate eccezioni, è necessario tornare presso la propria residenza, potendo beneficiare in alcuni casi di rimborsi elettorali parziali.

Ulteriori informazioni

Simone Pitto
Assegnista di ricerca presso l’Università di Genova e assistente di studio presso il Consiglio superiore della magistratura
Legal advisor del Comitato Iovotofuorisede